nella rassegna "LIBRE-APERITIVO A TEATRO"
teatro San Genesio
“A Chi questo?"
Il rancio nel campo di Bergen
di e con Valeria Bianchi
Questo racconto, che raccoglie aneddoti legati al cibo e alla vita quotidiana nei campi di prigionia per Internati Militari Italiani durante la seconda guerra mondiale, è la seconda tappa di un lavoro iniziato in Sicilia nell'estate 2008, durante un progetto sulla narrazione tenuto da Mimmo Cuticchio.
Partita dai racconti vivi di mio nonno (l'ufficiale Angelo Bianchi), ho cercato notizie sugli IMI, i soldati italiani che dopo l'8 settembre del '43 hanno deciso di non aderire alla Repubblica Sociale preferendo la prigionia, e sono approdata al bellissimo libro "Diario Clandestino" di Giovannino Guareschi (“ospite” dello stesso campo in cui si trovava mio nonno) e a documenti, carte ed altre testimonianze dell'epoca, i quali si sono affastellati in una narrazione che dà voce a una memoria poco conosciuta, perché questa non muoia assieme alle persone che l'hanno serbata.
Un racconto privo di retorica che vuole partire dal semplice, dal pratico, dalle strategie fisiche e morali adottate dai prigionieri I.M.I. nella lotta quotidiana per sopravvivere, per mantenere alto il morale e lo spirito e, soprattutto, per conservare la dignità umana, in condizioni che (seppur non furono le più dure sopportate dagli uomini durante quella guerra) di umano hanno avuto ben poco.
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Vi ricordo inoltre che dall'1 al 6 giugno
al Teatro in Scatola, in lungotevere degli artigiani 14
saranno messi in scena dagli attori e i registi dell'Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”
i testi scritti dai partecipanti al laboratorio di drammaturgia
“Officina teatrale”
diretta da Rodolfo di Giammarco
(tra cui io)
ore 21,00
doppio spettacolo
I giovani condannati agli amori forzati (scene di ordinaria pedofilia)
ore 21,00 1 e 5 giugno/ ore 22,30 2, 4 e 6 giugno
Farla finita subito, senza aspettare (scene di suicidi giovani)
ore 21,00 2, 4 e 6 giugno/ ore 22,30 1, 3 e 5 giugno
Dittico di spettacoli, uno costituito da dieci corti con tema legato alla pedofilia, e l'altro formato da tredici corti ispirati a una casistica di suicidi dei giovani, proposti ogni sera in ordine alterno. Tanti corti teatrali per intercettare ingiustizie subite da chi abusa dell'innocenza, e ingiustizie inferte a se stessi per abuso di innocenza. L'Officina teatrale, cui ha contribuito Laura Novelli, ha sviluppato due serie di corti scenici con distinti linguaggi, sottotematiche, tensioni, ambientazioni. E i materiali sono stati affidati ad attori e registi vincenti un apposito bando dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico". Il risultato è un doppio binario di spettacoli, ognuno frutto di una sequenza di pezzi legati ai due orientamenti-guida. Con storie, poetiche, chiavi drammaturgiche, risorse attoriali e sostegni registici che sono destinati a offrire un domino di situazioni mai esauriente, mai definitivo, ma pur sempre un tentativo di percepire il dritto e il rovescio di una realtà che non ignoriamo, non possiamo ignorare.
Ingresso libero (solo 2 euro per la tessera)
chi fosse interessato mi contatti per prenotare...i posti sono limitati
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E per i più instancabili
dall'11 al 13 giugno
al Teatro Belli (trastevere)
all'interno della rassegna di teatro omosessuale
"Il Garofano Verde", diretta da Rodolfo di Giammarco
andrà in scena
Altri Amori-dalla letteratura
Corti Teatrali Gay
"Da tante fonti letterarie convertite in altrettante schegge sceniche (rinnovando il successo ottenuto dal nostro originario format dei “corti gay”, spingendo più autori giovani a ricavare brevissimi pezzi di teatro da romanzi o racconti italiani e stranieri) prenderà corpo uno spettacolo misto di climi, tensioni, ironie e paradossi, per la regia di Daniele Muratore: si tratta di una fiera delle vanità o dei masochismi, di un continuo sbalzare tra temperature calde e fredde, di una staffetta tra scritture dirazzanti che cercano di dare in sedicesimo una Babele cui fanno capo le istanze omosessuali percepite come poetiche o come micro-strutture romanzesche."
Rodolfo di Giammarco
